Originario dell'Asia minore si trova spontaneo e quindi allo stato selvatico oppure oggetto di coltivazione in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, in alcuni paesi dell'Africa settentrionale e nel meridione della Russia. Venne introdotto in Europa nel 16OO. È una pianta rustica che non ha problemi di clima e di terreno e può essere coltivato in tutte le regioni italiane fino all'altitudine di 8OO-1OOO m al nord e 12OO-14OO m al centro-sud. Le regioni italiane nelle quali tale specie è più diffusa sono la Liguria , il Piemonte, la Toscana , l'Emilia Romagna e la Sicilia
DESCRIZIONE BOTANICA
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La specie presenta sensibili differenze tra una pianta e l'altra dovute ad incroci spontanei avvenuti tra piante cresciute allo stato selvatico. È una pianta di modeste dimensioni che può raggiungere i 5-6 m di altezza, di aspetto talvolta cespuglioso. L'apparato radicale delle piante nate da seme si presenta sufficientemente sviluppato, consentendo una buona resistenza alle prolungate siccità. Il tronco presenta una corteccia di colore che varia dal grigio chiaro al marrone scuro a seconda delle varietà. I rami principali si sviluppano irregolarmente e si presentano in qualche caso ricchi di nodi e di numerosi rametti secondari. I rami di 1-2 anni presentano una corteccia di colore variabile dal grigio chiaro al grigio scuro e al marrone scuro rispettivamente nell'azzeruolo rosso, bianco o giallo. I rami delle piante spontanee di azzeruolo rosso presentano robuste e pungenti spine che rendono difficoltosa la raccolta.
Le foglie dell'azzeruolo bianco assomigliano a quelle del biancospino portando spesso due stipole a contorno seghettato; la pagina fogliare, di colore verde intenso, manifesta una laciniatura (suddivisione del lembo fogliare) che può arrivare in qualche caso fino alla nervatura principale. Nell'azzeruolo rosso la foglia è intera, di forma ovale, verde nella pagina superiore e più chiara in quella inferiore. Il contorno fogliare è seghettato ed il picciolo è sprovvisto di stipole.
Nell'azzeruolo giallo le foglie sono grandi, ovali, prive di stipole, di colore verde lucente. I fiori sono riuniti in corimbi che sviluppano all'apice dei rametti di 1 anno. Sono piccoli, bianchi, ermafroditi e per ogni corimbo sono presenti circa 2O fiorellini. La fioritura avviene fra la seconda decade di maggio e la prima decade di giugno. I frutti sono di forma appiattita, con buccia di colore arancione, rosso e giallo chiaro in funzione delle varietà. La polpa del frutto maturo è tenera, di colore giallo crema o verde chiaro di sapore dolce acidulo gradevole.
Varietà
Come si è già detto si conoscono tre varietà di azzeruolo. L'azzeruolo bianco o moscatello, è una pianta mediamente vigorosa con portamento semi eretto, rami privi di spine. Entra in produzione a partire dal quarto anno di impianto. I frutti sono di pezzatura medio grossa, 1O-15 g di peso, leggermente appiattito e con buccia di colore bianco tendente al giallo pallido. La polpa con il frutto in piena maturazione è tenera, dolce e gradevole. L'azzeruolo rosso, detto di Romagna, ha portamento espanso con rami muniti di spine. Entra in produzione verso il quarto-quinto anno d'impianto. Il frutto è di colore rosso solo in piena maturazione, di forma rotondeggiante e di peso compreso fra gli 8 e i 1O g. La polpa è soda e di colore bianco verdastro con sapore dolce acidulo. L'azzeruolo giallo, detto del Canada è una pianta vigorosa e portamento semi eretto e con rami senza spine. Fiorisce 8-1O giorni prima rispetto alle altre due varietà. I frutti sono piccoli, tondi e di pezzatura superiore alle bacche del biancospino. La buccia e la polpa sono di colore giallo. Il sapore del frutto è dolce, poco acidulo, di consistenza farinosa. La pianta entra in produzione verso il quarto-quinto anno dall'impianto.
TECNICA COLTURALE
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La riproduzione mediante seme è possibile solo per le varietà a frutto rosso e giallo. Le piante che si ottengono sono destinate a parchi e giardini con scopo ornamentale o per ottenere dei nuovi portainnesti. I semi dell'azzeruolo bianco spesso non germinano. La tecnica più diffusa di moltiplicazione è quella per innesto. L'azzeruolo si può innestare su: - biancospino; è il portainnesto più indicato per la buona affinità, la rusticità e la capacità di adattamento di questa specie alle diverse condizioni climatiche e di terreno; - cotogno, sul quale la pianta presenta vita molto breve e fenomeni di disaf-finità; - franco, sul quale si ottengono piante vigorose e con buona affinità di innesto; - nespolo e pero selvatico, sui quali raramente si innesta causa frequenti fenomeni di disaffinità. Le tecniche di innesto utilizzate sono quelle a triangolo, a doppio spacco inglese e a corona.
Terreno
La pianta cresce su tutti i tipi di terreno preferendo quelli asciutti, di medio impasto tendente allo sciolto, con pH neutro o leggermente alcalino. Rifugge i terreni compatti, umidi o soggetti a frequenti e prolungati ristagni idrici. Predilige esposizioni a sud-est o a sud-ovest. Vegeta anche nei terreni dotati di scarsa fertilità e resiste a temperature invernali di -25°C . La messa a dimora della pianta avviene nel mese di novembre, a poca profondità e con la zona di innesto fuori terra, spuntandola all'altezza di 1,5 m e legandola ad un paletto tutore. È consigliabile apportare sostanza organica al momento dell'impianto.
Allevamento
La forma di allevamento è quasi sempre libera con impalcatura delle prime branche all'altezza di 1-1,5 m . Con questo sistema gli azzeruoli bianco e giallo raggiungeranno un'altezza di 5-6 m con forma a fuso mentre l'azzeruolo rosso non supererà i 4 m assumendo una forma globosa. La potatura nella fase di allevamento avrà lo scopo di mantenere in equilibrio lo sviluppo delle branche che formeranno la chioma. I polloni di ceppaia e i rami avventizi dovranno essere mantenuti tagliati. La potatura di produzione viene eseguita ogni 2-3 anni sfoltendo la chioma ed eliminando i rami vecchi, rotti o colpiti da qualche malattia. Si sconsiglia la lavorazione del terreno in quanto le radici sono superficiali. Si esegue quasi sempre l'inerbimento con falciatura periodica dell'erba.
Avversità
Sono stati riscontrati attacchi di afidi.
UTILIZZAZIONE DEI FRUTTI |
La maturazione dei frutti avviene in maniera uniforme. L'azzeruolo giallo matura e si raccoglie dalla seconda decade di agosto mentre il bianco e il rosso dalla prima alla seconda decade di settembre. La raccolta dell'azzeruolo bianco si esegue all'inizio della fase di maturazione per evitare lo schiacciamento del frutto e il distacco del picciolo con parte di polpa. L'azzeruolo rosso va raccolto quando il frutto manifesta sull'intera superficie il colore rosso. Con il terreno inerbito è possibile eseguire la raccolta dei frutti caduti per terra. La conservazione dei frutti può avvenire in frigorifero a 3-4 gradi per un periodo di 3O-35 giorni. La conservazione dei frutti fuori dal frigorifero è limitata a 2-3 giorni. I frutti vengono consumati allo stato fresco oppure per la produzione di marmellate, gelatine, sciroppi, distillati.