Habitat
Si sviluppa nelle zone montane caratterizzate da terreni acidi,ricchi di sostanza organica. È distribuito in tutta l'Europa centrale e settentrionale, nell'Asia nord occidentale e nell'America settentrionale. In Emilia Romagna si trova al margine e nelle radure di boschi di faggio dove svolge un'attiva colonizzazione. Predilige le zone lasciate scoperte dalla vegetazione arborea, in cui diventa invadente grazie alla sua capacità pollonifera. Lo si trova dai 7OO-8OO m di quota fino al limite delle aree occupate dalle specie superiori.
DESCRIZIONE BOTANICA
Il lampone è un piccolo arbusto che può svilupparsi in altezza da 7O-8O cm fino a 1OO-2OO cm. Il fusto è ricoperto di piccole spine e le foglie sono costituite da 3-5 foglioline leggermente seghettate ai margini. La lamina superiore è verde mentre quella inferiore è bianca-argentea. I fiori, raccolti in racemi sono bianco rosati. Il frutto è una piccola drupa di colore rosato che diventa rossa alla maturazione. In questa fase si stacca dal ricettacolo che resta sulla pianta.
Varietà
Esistono diverse cultivar di lamponi che si differenziano per l'adattabilità all'ambiente, i caratteri morfologici delle piante e dei frutti. Secondo alcuni ricercatori i caratteri principali per valutare una cultivar di lampone sono i seguenti:
- buona adattabilità all'ambiente,
- buona produttività,
- resistenza alle malattie e ai parassiti,
- media attività pollonifera e buona vigoria,
- assenza di cascola e sgranabilità dei frutti,
- maturazione uniforme,
- colore dei frutti dal rosso chiaro al rosso brillante,
- forma rotondeggiante e resistenza dei frutti alla manipolazione e alla conservazione,
- idoneità al consumo fresco e alla surgelazione.
Per la coltivazione in ambiente montano le cultivar devono germogliare e fiorire in stagione medio tardiva. Vi sono varietà che fioriscono e producono solo su tralci (unifere); altre invece (rifiorenti) producono una prima volta sulla estremità del pollone dell'anno (autunno) e una seconda volta sulla porzione rimanente del ramo (estate sucessiva). Si riportano tabelle riassuntive del periodo di maturazione e raccolta e delle caratteristiche di alcune cultivar. (Tabelle tratte da "Frutti Minori" Regione Emilia Romagna)
TECNICA COLTURALE
Terreno
Preferisce terreni fertili, freschi, ricchi di sostanza organica e una percentuale di calcare attivo che non può superare il 5-6 %. Il pH ideale è circa 6-6,5. Le piante sopportano bene il freddo e questo permette di coltivarle anche a quote elevate. Resiste bene anche alle alte temperature estive anche se occorre irrigare per evitare di compromettere lo sviluppo dei tralci e la dimensione dei frutti.
Propagazione
Il lampone si moltiplica mediante polloni radicali staccati dalla pianta madre dal mese di novembre al mese di marzo, cercando di non rompere le radichette. Si può moltiplicare anche per propaggine semplice e propaggine apicale; quest'ultima permette di ottenere risultati migliori soprattutto se si esegue nel mese di agosto -settembre. In primavera le nuove piantine potranno essere staccate dalla pianta madre e piantate a dimora.
Allevamento
La messa a dimora delle piantine si effettua da novembre a marzo dopo aver apportato 5OO ql ad ettaro di letame. È consigliabile comunque il periodo autunnale per avere una pronta ripresa vegetativa all'inizio della primavera. Le piante, dopo la messa a dimora, vanno tagliate a 2O-3O cm dal suolo.
Il sesto di impianto è di 2,5 m tra le fila e di 5O cm lungo la fila ed è bene non scendere al di sotto di queste distanze.
Esistono due sistemi di allevamento, a "V" e a controspaliera. Nel primo caso i pali di sostegno vanno posti a 7-8 m l'uno dall'altro e serviranno per sostenere i cavetti che mantengono in posizione eretta i tralci.
Le traverse che sostengono tali cavetti non devono essere fisse in modo da poterle alzare ed abbassare per mantenere all'interno dei cavetti anche i nuovi polloni.
Nel secondo sistema i pali di sostegno vanno posti a 5-6 m di distanza l'uno dall'altro e su di essi vanno fissati 2 fili, possibilmente plastificati, posti all'altezza di 6O-8O cm e 15O-16O cm. Su questi vanno legati i tralci La potatura va differenziata fra cultivar unifere e rifiorenti.
Nel primo caso le piante producono sui tralci formatisi nella stagione precedente, e quindi vanno eliminati i rami vecchi che hanno già prodotto, mentre vanno diradati i nuovi polloni lasciandone solo 7-8 per metro accorciandoli al di sopra del secondo filo avendo cura di salvare quelli meglio lignificati.
Questa operazione va effettuata dopo la raccolta o in inverno, mentre in primavera inoltrata è opportuno eseguire la spuntatura dei tralci dell'anno. Vanno eliminati i germogli fruttiferi che crescono al di sotto dei 6O-/7O cm. Per le cultivar rifiorenti si dovrà procedere alla potatura in due fasi: la prima volta in inverno eliminando la porzione di tralcio che ha prodotto, e la seconda volta dopo la fruttificazione, che si realizza l'estate successiva, togliendo tutto il ramo.
Alcuni ricercatori suggeriscono, per ridurre i costi di manodopera, di effettuare un'unica produzione tagliando raso tutte le piante dopo la fruttificazione autunnale, ottenendo ugualmente una buona produzione. In primavera si eseguiranno diradamenti dei polloni.
La concimazione si effettua prevalentemente con letame e con concimi di sintesi solo se necessario. Le concimazioni azotate si effettuano alla ripresa vegetativa e dopo la raccolta. Nella fase di produzione si può eseguire l'inerbimento dell'interfila lavorando solo il filare, ricorrendo all'irrigazione per garantire un'uniformità di produzione.
Avversità Le principali avversità vengono riportate nella tabella a fianco tratta da "FRUTTI MINORI", Ed. A.R.F.E.R.
UTILIZZAZIONE
I frutti di lampone sono molto delicati e deteriorabili ed è quindi necessario ridurre le manipolazioni. Vengono selezionati, confezionati e refrigerati nel più breve tempo possibile. La produzione di un ettaro può raggiungere i 7O-12O q di prodotto fresco. La raccolta si effettua quasi sempre a mano a causa della mancanza di cultivar idonee per la raccolta a macchina. I frutti possono essere utilizzati allo stato fresco o surgelati e possono servire per la preparazione di confetture.